Oltre trecento colleghi presenti per la lettura del bilancio, approvato all’unanimità, chiuso in attivo e redatto per la prima volta ‘in proprio’, sono fra i temi che caratterizzano il 16 settembre la giornata dedicata all’Assemblea Annuale degli Iscritti.

Al presidente Marco Belardi l’onere di illustrare il lavoro svolto, prima di passare la parola al tesoriere Pietro Castioni e al consigliere Patrizia Guerra, per la premiazione dei colleghi con 40 e 50 anni di iscrizione all’Ordine.

“Ci siamo impegnati moltissimo, e vorrei ricordare il bel risultato del Congresso Nazionale 2013, a partire dall’ampliamento della sede, che occupa un piano intero del Crystal Palace. Abbiamo aule multifunzionali, adatte a corsi e seminari, sistemato logisticamente la segreteria e la parte amministrativa. Nella strutturazione si è pensato alle tante iniziative a sostegno della vita professionale dei colleghi, ad esempio, lo Smart Office”.

Focus della giornata, internazionalizzazione e formazione: “Promuoviamo le sinergie che puntano ad abilitare i colleghi ad attività in grado di attingere ai finanziamenti europei”. E sono stati siglati accordi e convenzioni con Ordini di altre nazioni, per favorire gli scambi con le aree del Mediterraneo. “Non sono mancati accordi con la Camera di Commercio, per favorire l’interazione di professionisti, guardando a missioni estere. Anche Aib si è mostrata interessata”.

 La formazione è un tema sentito, “abbiamo recepito i dettami della legge: raggiungere il numero di crediti necessari previsti è una possibilità di crescita”. Altro aspetto, a segnare il cambio di passo nella concezione del ruolo di servizio dell’Ordine, “il nuovo sito ufficiale, presto online, dotato di aree tematiche, possibilità di interazione, spazi per le Commissioni, che sono tante e valide e pure l’area press fruibile dalla stampa”.

 Dalla sintesi, al bilancio illustrato nei dettagli, per approdare al momento collettivo che “attraverso i volti emozionati di colleghi iscritti da quaranta e cinquant’anni, riassume orgoglio del lavoro, professionalità, idee”.

E’ la storia dell’ingegneria bresciana, che sfila, stimolo ulteriore a un lavoro che Marco Belardi ricorda, citando quest’ultimo anno, come “importante, coinvolgente, faticoso. E di grande soddisfazione”.